Focus Tecnici
Comprensione e contenimento del Brettanomyces bruxellensis nei vini.
Sviluppi tecnici e approcci in corso.
Abstract
Il Brettanomyces bruxellensis, comunemente noto con il termine Brett, è un lievito inquinante di interesse enologico storicamente conosciuto ma ancora non debitamente temuto in molte realtà vitivinicole mondiali.
Il deperimento qualitativo indotto da questo lievito è dovuto al rilascio nei mosti e nei vini di metaboliti di varia natura, tra i quali gli etilfenoli.
Da recenti studi e dall’attività di ricerca svolta dal nostro Dipartimento di Ricerca e Sviluppo nel laboratorio interno di analisi enologiche chimiche e microbiologiche è emerso che la sua proliferazione può alterare irreversibilmente la qualità dei vini, già nelle primissime fasi di sviluppo. Il danno che il microrganismo arreca non è però solo diretto. L’incremento statistico di queste problematiche e il riscontro sempre più consapevole da parte del consumatore giocano a sfavore dell’identità aziendale, con la conseguente perdita di credibilità e un danno economico tangibile.
Al fine di contrastare questa problematica e dare supporto ai clienti, il nostro reparto tecnico e di R&S ha sviluppato il protocollo operativo Brettscreening.
Avevamo già trattato questa tematica nell’articolo “Brettanomyces: perchè un problema in fase di produzione ha implicazioni a livello commerciale.” sul portale online Wine Meridian.
Ne parliamo ora in modo approfondito nell’articolo “Comprendere e contenere il Brettanomyces bruxellensis nei vini: approcci in corso” pubblicato nella rivista VVQ n. 3 di aprile 2022.
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